Le abitudini alimentari e lo stato nutrizionale hanno un impatto rilevante sulla salute di una popolazione.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che a livello globale muoiano all’anno per cause correlate all’eccesso di peso (sovrappeso / obesità) circa 3,4 milioni di adulti, e che siano attribuibili all’eccesso ponderale il 44% dei casi di diabete, il 23% delle malattie ischemiche del cuore e tra il 7% e il 41% di alcuni tipi di cancro.
I dati riferiti all’Italia
Nel nostro Paese, per monitorare lo stato di salute della popolazione adulta italiana, nel 2006 è stato avviato un Sistema di Sorveglianza definito Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia).
In considerazione dell’importanza del tema, tra gli argomenti analizzati figura anche l’eccesso ponderale, identificabile negli adulti dall’indice di massa corporea (Body Mass Index, BMI), calcolato dividendo il peso (espresso in kg) per la statura (espressa in m) elevata al quadrato.
Il calcolo del BMI permette l’identificazione delle seguenti categorie:
- sottopeso (BMI < 18,5)
- normopeso (BMI 18,5-24,9)
- sovrappeso (BMI 25-29,9)
- obesità (BMI ≥ 30).
I dati raccolti nel periodo 2012-2015 hanno permesso di stimare che, tra gli adulti italiani di età compresa tra 18 e 69 anni intervistati, il 32% circa è risultato essere in sovrappeso ed il 10% circa obeso. Complessivamente, quindi, più di quattro persone su dieci (42%) sono risultate essere in una condizione di eccesso ponderale (sovrappeso/obesità).
L’eccesso di peso è risultato essere più frequente tra gli uomini che tra le donne, nelle persone con molte difficoltà economiche, tra gli individui con un basso livello d’istruzione, con l’aumentare dell’età ed andando dal Nord verso il Sud Italia.
Le persone in sovrappeso o obese intervistate spesso non hanno mostrato una corretta percezione del proprio peso.
La consapevolezza di essere in eccesso ponderale è tuttavia importante in quanto può essere motivante per un eventuale cambiamento dello stile di vita.